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02/06/16

Posso prendere gli antidolorifici dopo embriotransfer?

Tante persone come me soffrono di meteopatia, cioè di sensibilità ai cambiamenti di tempo. Specialmente in questo periodo, con i potenti temporali estivi, si soffre di forte mal di testa e di debolezza generale. Spesso, se i disturbi sono insuperabili, facciamo ricorso alle medicine, agli antidolorifici. Però dopo il transfer quale possiamo prendere? Sono tutti vietati?

Il paracetamolo si può prendere in gravidanza senza problemi, allora anche dopo il transfer. A chi proprio non basta per eliminare vari dolori, può chiedere al medico delle supposte di Dicloreum, Diclofenac oppure Novalgina.

Però tutto con la cautela. Ormai lo sapete. J

01/06/16

Quando per il transfer rimangono solo uno o due embrioni...

Vi capita che ripetutamente avete fatto il prelievo  di tanti ovociti (vostri o di una donatrice) ma poi gli embrioni non si sono sviluppati o sono rimasti solo uno o due adatti per il transfer? Con molta probabilità dipende dal seme del vostro partner.

Anche se sullo spermiogramma risulta tutto a norma e tutti gli esami degli spermatozoi sono nei limiti delle statistiche, non è detto che dentro lo spermatozoo è tutto a posto.

Se capita durante la prima ovodonazione, si può dire che poteva dipendere da poca compattibilità tra ovocito e sperma. Però se si cambia la donatrice e risultato è lo stesso, qui arriva il momento di approfondire tutto con il vostro medico, forse di scegliere la via della terapia con un seme donato.

L´infertilità maschile è molto più difficile da scoprire. Ma capita frequentemente. La qualità di seme può calare in poco tempo e la influiscono tanti fattori: alimentazione, fumo, sovrapeso, vestiti (gli slip stretti sono micidiali!!), troppa esposizione a caldo (saune, lampade ecc.). Naturalmente esposizioni alle sostanze nocive dell´ambiente lavorativo o quello dove si vive.


Non bisogna sottovalutare questo problema. Spesso è proprio l´uomo la parte vulnerabile della terapia. Parlatene con calma e con astuzia femminile. E scegliete, sempre con i medici che vi seguono, la terapia più adatta e più veloce per voi.